Vienna come in un sogno
Ho fatto un viaggio ad occhi aperti: ero a Vienna, ancora bambina, a zampettare per le pulite strade di questa affascinante città, a salire su quei tram che ti indicano quale sarà la prossima fermata, in un tedesco che mi ricorda l'atmosfera dei walzer viennesi di molti anni or sono.
C'ero davvero a Vienna, molti anni fa, e ciò che meglio ricordo, oltre ai tram e a quel delizioso alberghetto che ci ospitò per tre giorni, è il freddo che contrastava col calore gioioso che sentivo bruciarmi dentro...
Il gelo era reale e ti entrava nelle ossa, ti impediva di parlare, perché se aprivi la bocca ti ritrovavi con la lingua congelata, e ti rendeva immediatamente palese la fondamentale importanza dell'indossare indumenti pesanti senza il timore di sembrare ridicolo (come dovetti constatare con grosso disappunto!).
E poi rammento i negozi di dolci, con i cioccolatini di Mozart, del quale al tempo ricorreva il bicentenario della morte, ed un delizioso negozio di giocattoli antichi, che mi faceva pensare che il tempo non era mai passato... e ancora ricordo la grande ruota del Prater, uno dei parchi più importanti di tutta l'Austria, situato a pochissima distanza dal centro di Vienna.
Sono passati anni ed ancora mi chiedo come siano riusciti a farmici salire, essendo io così incredibilmente poco temeraria quando si tratta di affrontare grandi altezze... ma ci salii, malgrado tutto, e quella romantica vista che spaziava oltre l'immaginabile, è di una bellezza indescrivibile!
Alla sera ci rifugiavamo in una specie di ristorantino alla mano, dove io imploravo di poter ordinare un'ottima Wienerschnitzel (cotoletta alla milanese), con contorno di patate...
Mi sveglio d'improvviso dal mio sogno che mi ha portato per un po' così lontano nel tempo e nei luoghi. E' stato bello ripercorrere, seppure solo con la mente, quei momenti così meravigliosi della mia vita, ma è ora di riporre quei pensieri al loro posto.
Un giorno, forse, il freddo vento viennese tornerà a chiamarmi ed io accorrerò alla corte di Sissi a ballare un altro walzer, cullata dalla dolcezza del "Danubio blu"...