Tappa a Bologna: sbirciare una città in poche ore…
Nell’andare a Firenze abbiamo fatto una breve tappa a Bologna, prendendo così due piccioni con una fava nel visitare due splendide città mai viste prima d’allora.
Il bel capoluogo universitario ha un centro storico il cui perimetro è delimitato con cartelli che segnalano la zona (molto estesa) a traffico limitato. Questo particolare consente di passeggiare abbastanza tranquillamente e, per quanto ho potuto constatare, di non avere continuamente delle automobili che ti sfrecciano accanto.
Il tempo che ci siamo autoimposti non è molto, giusto quello di dare una sbirciatina, sicuramente non sufficiente ad apprezzare appieno la città, ma almeno abbiamo visto quelle due o tre cose di cui avevo solo letto e che, in fotografia, non rendono giustizia alla magnificenza che ho visto, come nel caso del bellissimo cortile dell’Archiginnasio o della splendida Piazza Maggiore con il Palazzo del Podestà, il Palazzo di Re Enzo, il Palazzo d’Accursio e il Palazzo dei Banchi, o ancora la Piazza del Nettuno con la mirabile fontana del Giambologna o il Palazzo dei Notai.
Sito nella piccola Piazza Galvani, a qualche decina di metri da Piazza Maggiore (cui è collegato attraverso il portico del Palazzo dei Banchi), l’Archiginnasio, fatto costruire intorno alla metà del 1500 per volere di Papa Pio IV per ridare prestigio alla città, era nel Medioevo la sede dell’Università di Bologna e costituisce oggi una fornitissima biblioteca conosciuta a livello europeo.
Piazza Maggiore mi appare immensa, con i suoi edifici grandi e antichi e con la monumentale Basilica di San Petronio dalla classica facciata incompiuta.
Costruita a partire dal XIII secolo la piazza iniziò a prendere l’attuale conformazione architettonica appena a partire dal XV secolo e nel XVI venne completamente ristrutturata.
Lo sguardo si perde e, malgrado l’intenzione di visitare perlomeno la basilica, causa l’ora tarda che spinge la gente a pensare piuttosto allo stomaco, rinunciamo.
Girovaghiamo ancora una mezz’ora, la fame per quanto ci riguarda può ancora essere accantonata, siamo in gita e gli orari possono essere più flessibili, ma non ci vuole molto perché ci rimettiamo in viaggio: il tempo è già esaurito, il cammino verso Firenze deve ricominciare. I tortellini li mangeremo la prossima volta…