Pitesti, passato e presente
Pitesti, la città che sorge tra le colline, così come dice anche il suo nome – te pitesti, ti nascondi - è conosciuta negli ultimi decenni come “la città dei tulipani”, grazie alla sua già famosa mostra floreale internazionale, “Sinfonia dei tulipani”.
Nella primavera di ciascun anno, la città vive la sua più bella stagione, quella dell’armonia dei colori e dell’allegria che fanno risuonare una vera sinfonia della vita che rinasce ogni anno.
Capoluogo della provincia di Arges, Pitesti si stende sul corso di più fiumi, tra ricche colline in frutteti e vigne che aprono le strade verso i maestosi monti Carpazi e la fierezza dei loro profumati boschi di abeti.
Sicuramente, la sua posizione geografica strategica e la diversità delle ricchezze naturali del suolo e del sottosuolo hanno favorito lo sviluppo delle comunità umane dai più remoti tempi in questa pittoresca zona carica di storia e di leggenda. La presenza dei geto-daci da queste parti viene confermata dalle numerose testimonianze archeologiche conservate nel Museo della Provincia, accanto a quelle dell’epoca medioevale e di quella moderna. Dopo la vittoria del Romani contro i Daci, la regione è stata inclusa nella provincia romana Moesia Inferiore, e poi nelle province Dacia Inferior e Dacia Malvensis e, fino negli anni 271- 275 si svolse il processo di romanizzazione della popolazione autoctona.
Una serie di prove materiali come sarebbero le numerose monete, i pezzi di muri, i vasi e le ceramiche, le figurine di terracotta, i tesori dei sec. III- VII dimostrano la continuità della vita nello spazio geografico della città e della provincia anche durante l’invasione dei popoli barbari.
Nonostante ciò, la città è attestata in documenti ufficiali il 20 maggio 1388, durante la signoria del voivoda della Valacchia Mircea cel Batran – Mircea il Vecchio (1386- 1418).
Demolita quasi interamente durante il regime dittatoriale comunista, oggi la vecchia città ha un aspetto moderno e ha conservato purtroppo, pochi edifici di una volta. Situato a 112 chilometri dalla capitale, Bucarest, a circa 140 km da Brasov verso le montagne e le loro stupende località turistiche della Muntenia e del sud della Transilvania, Pitesti è oggi un forte centro industriale del Paese, con un’ importante fabbrica di automobili Dacia – Renault, realizzata insieme ai francesi, un grande stabilimento petrolchimico e molte altre diverse fabbriche, aziende e società commerciali. Ugualmente, nella città si trovano numerose scuole e università di stato e private, un teatro drammatico, cinematografi, parchi ecc.
La vita culturale, come l’intera società, sembra aver subito diversamente e profondamente i cambiamenti da una società centralizzata e diretta dalla dottrina comunista verso la società del pensiero libero e dell’economia di mercato. Malgrado tutte le difficoltà e le vicissitudini dei tempi, si è conservato ciò che è stato valido del patrimonio sociale, culturale e spirituale, e la vita dei nuovi tempi, nel suo insieme, ha acquistato il sapore dolce-amaro della tanto bramata libertà.
Marilena Rodica Chiretu