Domani 21/04/'09
Era un mese e mezzo fa e pare già sia passata una vita, perché, nel frattempo, il mondo scappa avanti e le persone vanno oltre, incontro ad altri guai, a piccoli momenti che compongono le loro giornate e, si spera, almeno ogni tanto anche incontro a qualche sorriso.
Sono trascorsi più o meno quaranta giorni e, nel frattempo, un’altra sciagura ha colpito l’Italia, a Viareggio.
Si susseguono storie su storie, succede di tutto e io sinceramente mi trovo a pensare di essere più che fortunata se arrivo a fine giornata potendo ancora fare cose semplici e scontate, come infilare le chiavi nella toppa della porta per entrare in casa (invece di sollevare il lembo di una tenda), parlare con i miei famigliari (che sono ancora vivi e assolutamente non in pericolo di vita), mangiare qualcosa cucinato ai fornelli (e non con un fornelletto da campo), sorridere perché ho il cuore più o meno sgombro da pensieri troppo opprimenti.
E mi piace pensare che chiunque abbia fatto anche un solo piccolo gesto per aiutare delle persone che, di colpo, si sono trovate ad aver perso tutto, ha realizzato qualcosa di importante.
E tra chi ha provato a fare qualcosa ci sono sicuramente i cinquantasei artisti (Afterhours, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Baustelle, Samuele Bersani, Bluvertigo, Luca Carboni, Caparezza, Albano Carrisi, Caterina Caselli, Casino Royale, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Dolcenera, Elisa, Elio e le Storie Tese, Niccolò Fabi, Fabri Fibra, Giusy Ferreri, Tiziano Ferro, Eugenio Finardi, Frankie Hi Energy, Giorgia, Gianluca Grignani, J Ax, Jovanotti, Ligabue, Malika Ayane, Mango, Gianni Maroccolo, Marracash, Morgan, Gianni Moranti, Gianna Nannini, Negramaro, Negrita, Nek, Niccolò Agliari, Pacifico, Mauro Pagani, Giuliano Palma, Laura Pausini, Roy Paci, Piero Pelù, Max Pezzali, Massimo Ranieri, Francesco Renga, Ron, Enrico Ruggeri, Antonella Ruggero, Sud Sound System, Tricarico, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Mario Venuti, Zucchero) che hanno realizzato l’album “Domani 21/04/09” (costo 5 euro, interamente devoluti alla ricostruzione e al restauro del Conservatorio "Alfredo Casella" e della sede del Teatro Stabile d'Abruzzo dell'Aquila colpiti dal sisma), mettendo a disposizione il proprio talento e il proprio tempo in maniera disinteressata per la semplice incapacità di restare immobili e attoniti a guardare.
Certo, un gesto può essere poca cosa, perché non basta, è chiaro che per ridare un’esistenza quanto meno prossima alla normalità a queste persone che, con grande dignità, fanno del loro meglio per rimanere in piedi, ci vorrà molto di più. Ma anche una canzone può servire: semplicemente ascoltandola si rivolge un pensiero a quanto è successo, a quanti ancora aspettano aiuti e a quanti non ce l’hanno fatta a sopravvivere. Ed evitare che, dopo tanto clamore, un fatto così terribile cada nel dimenticatoio o si aggiunga semplicemente ad una lunga lista di disgrazie non è poi così poco.
“Dove sarò domani
che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani,
dove sarò domani, tendimi le mani, tendimi le mani”
Cinquantasei tra le voci più emozionanti del panorama musicale italiano radunate a tempo di record da quel genio tutto cuore che è Lorenzo Jovanotti.
C’è una strofa della canzone che mi colpisce particolarmente:
“Hai fatto il massimo e il massimo non è bastato
E non sapevi piangere e adesso che hai imparato
Non bastano le lacrime ad impastare il calcestruzzo
Eccoci qua cittadini d’Abruzzo
E aumentano d’intensità le lampadine
Una frazione di secondo prima della fine
E la tua mamma, la tua Patria, da ricostruire,
comu le scole, le case e specialmente lu core
e puru nu postu cu facimu l’amore”
E mi turba in questi giorni nei quali la terra trema di nuovo e la paura cresce un’altra volta.
Mi chiedo: “che farei se toccasse a me? Dove troverei anche soltanto la forza per chiudere gli occhi la sera, riposare e pensare a domani?”.
La musica è finita, ma in qualche modo risuona ancora dentro di me…