Counting Crows - Anna begins
Ascolto i Counting Crows, mentre un freddo pomeriggio di inizio ottobre mi preannuncia l'arrivo irruento dell'inverno.
Ascolto la voce un po' ruvida di Adam Duritz e penso ai fatti miei.
Mi rilasso completamente. Avrei voglia di fare una passeggiata, col freddo che si insinua tra le dita, con le mani spellate e la pelle raggrinzita, col tempo del cavolo che non si decide a lasciare il posto al sole, con la testa che scoppia di idee e di recriminazioni contro me stessa per non aver fatto questo o quello come mi ero preposta.
Scivolo sulle note di "Anna begins", senza poter fare a meno di sentire un nodo al cuore, come sempre.
"I am not worried I've done this sort of thing before
But then I start to think about the consequences
Because I don't get no sleep in a quiet room and..."
("Non sono preoccupato, ho fatto questo genere di cose
prima. Ma poi comincio a pensare alle conseguenze,
perché io non dormo in una stanza tranquilla e...").
Sempre più pensieri, sempre più confusione nella mente e nell'animo, mentre tento di dividere le idee e di non farle accappigliare.
La pioggia ricomincia a cadere e il mio desiderio di camminare con lei che cade si fa ancora più intenso!
Il cielo è via via più scuro, una pozza grigia che mi sovrasta e rende tutto buio e confuso.
Ma la canzone è finita. E domani magari farò la mia passeggiata con uno spirito nuovo, circondata di colori, il cielo azzurro e il sole alto.
Ma oggi mi voglio godere la mia malinconia ancora un po'. Riascolto la canzone. Non devo spiegazioni a nessuno...