"Mistero" - Enrico Ruggeri
Ho notato spesso che l'amore può essere reso complicato da piccole grandi questioni. Ad esempio dal terribile rendersi conto che il nostro è un sentimento unilaterale, non condiviso.
Capita spesso, a qualsiasi età: sbatti la testa contro il muro perché un bellissimo ed irrangiungibile essere non comprende che dietro ai tuoi gesti timidi e impacciati, al tuo sguardo sfuggente e al tuo prostrarsi ai suoi piedi c'è un cuore dolorante che non aspetta altro che di essere sanato e confortato dai suoi baci...
E' anche di questo tipo di amore che parla l'originale canzone "Mistero di Enrico Ruggeri, uno dei più grandi cantautori italiani degli ultimi anni. Ogni volta che la riascolto provo le stesse emozioni e mi sento come se avessi un'altra volta sedici anni...
"Chi sono quelli della foto da tenere?", "... ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato...", "... cos'è che ci trascina fuori dalla macchina? Cosè che ci fa stare sotto ad un portone?! Cosa si prende, cosa si dà, quando si muore davvero?! Mistero!"
E ci danniamo l'anima e impazziamo quasi, fino a che il periodo passa insieme all'amore, per quanto un po' ne resta comunque appiccicato alle nostre mani, come miele dolce e finalmente siamo in grado di vedere in prospettiva ciò che un tempo ci sforzavamo inutilmente di analizzare con freddezza e di intrappolare in un barattolo di vetro e razionalità...
Di quell'amore così grande, vissuto quasi solo dentro noi, rimane ancora molto, anche a distanza di anni che sembrano infiniti: si percepisce ancora la tenerezza dell'attesa, l'importanza di un sorriso donato, per una volta, esclusivamente a noi, l'illusione di un istante, che rimarrà per sempre unico, prezioso, nostro...