Avril Lavigne - Under my skin
Appena vent'enne, capelli lunghi ed occhi blu, non manca certo di grinta!
Le sue canzoni e la rapidissima ascesa ad un successo inarrestabile ne sono la prova schiacciante.
E così, dopo aver firmato nel 2002 un album d'esordio ("Let go") che scalò in poche settimane tutte le classifiche, si è ripresentata con un disco completamente nuovo, se non nel successo, un'altra volta pieno e meritato.
I primi due brani di "Under my skin", "Take me away" e "Together", risultano i più drammatici e rivelano la crescita artistica oltre che la maturazione della giovane artista di Napanee (Ontario).
C'è poi la dolce nel ritmo, ma aggressiva nel testo, "Don't tell me".
Sembra tornare a brani come "Sk8er boy" in "He wasn't", mentre stacca completamente dalle canzoni di cui sopra in "How does it feel", un brano delicato:
"I'm not afraid of anything
I just need to know that I can breath
And I don't need much of anything
But suddenly suddenly
I am small and the world is big
All around me is fast moving
Surrounded by so many things
Suddenly suddenly..."
("Non mi spaventa niente,
ho solo bisogno di sapere che posso respirare
e non mi serve niente di che,
ma improvvisamente improvvisamente
Io sono piccola e il mondo è grande
tutto intorno a me si muove in fretta
circondato da così tante cose
Improvvisamente improvvisamente...").
Molto carino è anche "Fall to pieces":
"And I don't
wanna fall to pieces
I just want to sit and stare at you
I don't want to talk about it
And I don't want a conversation
I just want to cry in front of you
I don't want to talk about it"
("E non voglio cadere a pezzi
Voglio solo sedermi e fissarti
Non voglio parlarne
e non voglio una conversazione
Voglio solo piangere di fronte a te
Non Voglio parlarne").
Allegro è il brano successivo "Freak out":
"You don't
always have to do everything right
Stand up for yourself
And put up a fight
walk around with your hands up in the air
Like you don't care"
("Non devi sempre fare la cosa giusta
Difendi i tuoi diritti
e lotta
fai un giro con le tue mani sollevate in aria
come se non ti importasse").
Grintoso e un po' ironico è il brano "Get me what I want", che richiama la personalità sicuramente forte di Avril!
Chiude il disco un brano drammatico e dolce, "Nobody's home":
"I couldn't tell you why she felt that way,
She felt it everyday.
And I couldn't help her,
I just watched her make the same mistakes again.
What's wrong, what's wrong now?
Too many, too many problems.
Don't know where she belongs, where she belongs.
She wants to go home, but nobody's home.
I's where she lies, broken inside.
With no place to go, no place to go to dry her eyes.
Broken inside."
("Non posso dirti perché lei si sente a quel modo,
si sente così ogni giorno.
E non posso aiutarla,
La guardo solo commettere gli stessi errori un'altra
volta.
Che c'è di sbagliato, che c'è di sbagliato ora?
Troppi, troppi problemi.
Non so a che cosa appartiene, a che cosa appartiene.
Vuole andare a casa, ma non c'è nessuno a casa.
Io sono il posto in cui giace, spezzata dentro.
Con nessun posto dove andare, nessun posto dove
asciugare le proprie lacrime.
Spezzata dentro.")
Un album da comprare, un'artista sicuramente da tener d'occhio, perché continua a sorprenderci con canzoni vere, piene di entusiasmo e di rock...