Il bar del ponte (seconda parte)
L’albero viene prelevato nella boscosa pineta, un gigantesco ginepro che trova collocazione nell’angolo del salotto, vicino alla grossa radio che Corrado ha regalato alle figlie.
E' la sera di Natale c’è il cenone; la vigilia è stretta e la nonna Caterina, da brava cuoca, prepara i consueti spiedini di capitone, il cavolo nero, le tullore con il vino rosso... Poi tutti alla messa di mezzanotte. La chiesa è fredda, ma il cuore è caldo; le mani sono in tasca per riscaldarsi e l’odore è di cera, d’incenso e di festa.
Gli sguardi furtivi, i sorrisi incerti, la gioia degli occhi nel guardare altri occhi ed i battiti del cuore che si fanno più forti; la voglia di gridare a squarciagola la gioventù che è dentro e la paura della punizione divina per un rito profanato col pensiero e pensare “domani mi confesso”.
Poi le sorelle, ridendo con la felicità dei giovani, tornano a casa e nel bar prendono il rituale ponce al mandarino e dopo subito a letto, con l’effetto dell’alcol caldo che mette loro addosso una dolce sensazione di benessere; tra le lenzuola, forse un po’fredde, il sonno è immediato.
Intanto il bar di Corrado si riempie di gente infreddolita, gente che, uscita dalla messa, passa a bere qualcosa di caldo davanti al camino del retrobottega dove l’ultima tenue fiammella si muove sinuosa tra le ceneri ancora calde. Gli ultimi auguri dipingono sui visi felici speranze per quel domani migliore che sognano. Poi anche l’ultimo avventore se ne va, inghiottito dal freddo blu punteggiato di stelle.
Domani è Natale
di giulia
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Volevo specificare che questo è un pezzo di vita vissuta... in un periodo ormai quasi appartenente alla preistoria...
si rifesice infatti intorno ad un periodo che va dagli anni trenta... e anche prima... ai mitici primissimi anni sessanta... pezzi ripresi dalla memoria dei vecchi rimasti a portare la loro esperienza come un grande archivio vivo...
anche se non credo che potranno interessare tanto i personaggi, benché tutti veri ma piuttosto l'ambientazione e la cultura che in quel periodo faceva parte della quotidianità di una vita vissuta...