Che ne sarà di me?
C'era una volta... che bell'inizio per una favola... sì... una favola... come quelle che sogni ogni giorno anche se sai che non si avvereranno mai. Mi presento: mi chiamo Francesca... ho quasi sedici anni e una vita che definirei ordinaria, vado a scuola al liceo scientifico, non studio molto.. direi il minimo indispensabile. Il sabato sera esco con i miei amici e mi diverto. L'unico motivo per cui passo le mie giornate ad affliggermi è per il mio peso che è sopra alla media italiana e che mi impedisce di divertirmi e di assaporare del tutto le cretinate che faccio. Perché? Perché niente allevia le nostre sofferenze come quelle dei nostri amici.. questa frase è il riassunto di: c'è sempre qualcuno che se ne esce con una qualche battuta.. una delle più recenti è “magretor”... sono miei amici e credo che capiscano che io ci sto male ma si vogliono divertire lo stesso perché sembra sia accertato che concentrandosi sulle sofferenze altrui si riesca a nascondere o, chi è più fortunato, a dimenticare le proprie, ovviamente per pochi singoli istanti, ma sono proprio loro che ti fanno andare avanti dicendo: “c'è chi sta peggio di me... perché pensare ai miei difetti?”. Ovviamente non sono depressa e certamente non diventerò bulimica, anoressica o altro... in compenso sta crescendo in me una cattiveria che farebbe invidia a un nazista di bassa lega... me la prendo con chi sta peggio di me, molti mi definiscono solare e simpatica ma il novanta percento delle persone ha un'opinione molto diversa di me e obbiettivamente tutti i torti non ce li hanno. | ||
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