Tu sei un valore per te stesso
L’anno scolastico si è concluso. Si tirano le somme. C’è chi sorride, gli è andata bene: una o due materie non sono poi la fine del mondo! Se poi fossero tre, molto meglio di una bocciatura! Ma in tal caso "chi se ne importa!", domani è un altro giorno.
C’è chi è malinconico, chi è proprio "arrabbiato": che ingiustizia! La cosa più difficile resta comunque raccontarla a quelli; sì, chi li sente adesso?
Tu, invece, stai proprio male. Ti senti un fallito. Ti piangi addosso e odi l’Universo intero.
Che ne sanno loro di quel che ti passa per la testa, delle tue infelicità, del tuo disorientamento che ti impediscono di studiare con profitto? Perché chi ha la morte nel cuore non ce la fa a pensare alla matematica. Eppure ogni giorno ti ripetono che sei un "bullo". Sì, forse il tuo comportamento è esagerato, ma loro non sanno che è solo una maschera, per nascondere le tue paure, la tua rabbia, o soltanto per far capire che esisti.
A te penso con grande affetto, perché mi somigli così tanto, in quei ricordi del tempo che fu, ma un po’ anche adesso. A te dedico i miei giorni per imparare a capirti, per sapere come aiutarti a capire che "TU SEI" importante perché esisti, per te stesso e per coloro che ti amano, per coloro che ti ameranno, per l’Umanità intera che attende da te ciò che tu soltanto le potrai dare. Non sono gli altri a determinare il TUO VALORE, non lo è neppure il giudizio "negativo" del prof, né tanto meno una bocciatura "scolastica", o il rifiuto di un amore, o il dubbio sulla tua identità.
Tu vali perché sei tu, con i tuoi pregi e i tuoi difetti.
Che ne sa il tuo compagno di banco di quel tuo piccolo segreto, che in fondo in fondo vorresti gridare ad alta voce: la musica, il canto, la poesia, lo sport e quanto altro? Il giudizio degli altri, se non è falsa realtà è sicuramente una verità deformata. Quando, invece, ciò che conta è la tua verità per farti sentire uomo e/o donna "insostituibile". Ecco perché non può essere un giudizio negativo degli altri a determinare ciò che sei. Quindi dinanzi ad esso cammina a testa alta e guarda avanti, affinché tu possa imparare dai tuoi errori, avere il coraggio di affrontare chi ti chiederà ragione. Se alzerà troppo i toni, rispondi che forse non è tutta tua la colpa, e che, comunque, tu farai tutto quanto è in tuo potere per dimostrare al mondo intero che TU SEI, perché hai un cuore, una mente e tanto da donare. Ricordati che dopo la notte sorge sempre il sole. E se proprio senti di non farcela da solo, trovati una persona che stimi con cui parlare: ti sentirai sicuramente meglio.
Ringrazio la redazione per avermi dato la possibilità di utilizzare questo spazio per dirti ciò, che non una ma cento volte, avrei voluto dirti.
Ciao.
Scritto da Giuditta Castelli