La Reggia
Il posto era carino, con tantissimo verde, un’illuminazione discreta mostrava la stradina che conduceva all’ingresso e le piante appena innaffiate rendevano l’aria freschissima e leggera.
I tavoli, apparecchiati semplicemente con tovaglie bianche e coprimacchia giallo oro, erano disposti sotto un gazebo dal tetto bianco, lo stesso colore delle divise dei camerieri. Poca gente ci faceva compagnia per via dell’ora non troppo tarda.
Io sedevo di fronte a lui e senza rendermene conto lo guardavo… lo guardavo… lo guardavo ancora… e non mi stancavo di farlo, pensando a tutto il tempo trascorso ad attendere quel momento.
Lui mi parlava sorseggiando un pò di vino bianco…eehhmmm di cosa parlava? Non ricordo… io ero intenta a fissare i suoi occhi, azzurri come il mio mare, mi vedevo e mi perdevo dentro di loro…e un’emozione che più emozione non si può mi prendeva lo stomaco, lo chiudeva e mi scaldava … annullando tutto il resto. Era straordinario essere li con lui. Non mi occorreva nulla, avevo tutto quello che desideravo.
I suoi gesti decisi erano accompagnati da movimenti non troppo rapidi, ma la sua dolcezza unica e inconfondibile, che trasformerebbe in zucchero filato anche i sassi, rendeva tutto magico. E così lo osservavo, lo scrutavo, lo esaminavo.. anche con occhio critico, disinteressatamente, cercando di capirmi, cercando di capirlo. Sentii che desideravo solamente stringergli le mani, abbracciarlo, per respirare il suo profumo che l’aria frizzante diffondeva intorno a me, tant’è che non avvertivo nemmeno l’odore delle pietanze che il cameriere, di volta in volta, si premurava di sistemare con cura davanti a noi. Volevo appiccicarmi a lui come un cerotto :) Mangiammo, cosa fosse non era importante perché contava essere insieme.
La serata trascorreva tranquilla, il tempo sembrava scorrere più lento, come se anche lui si fosse seduto al tavolo con noi giusto per prendersi una pausa, quasi a volersi fermare, noi finalmente eravamo occhi negli occhi.
Questo bastava a rendere quel ristorante, così tipico e caratteristico, il posto più bello del mondo, una “reggia”.
Scritto da Tea