la bicicletta
Apri la porta ed il bambino che tu eri
ti corre incontro e balza verso te
giovane ricordo di una primavera attimo che passato è gia'
e lì tra quei sospiri di una vita andata ,rivedi l'allegria che era tua
tra nuvole di polvere dorata
tra sole che dai vetri filtra a te
rivedi la tua fanciullezza andata
domenica di festa che ormai fu
il giovane ricordo di quel giorno, traspare da quell'angolo laggiu'
nel cassettone hai ancora il tuo quaderno
le penne e l'abituccio blu
le risa che domenica mattina vedevano la giovane tua eta'
lo sguardo perso su due labbra rosse, proibiti desideri dell'eta'
ti guardi intorno e cerchi quel bambino, cerchi le cose che toccasti tu.
la bicicletta dal manubrio curvo,
le collezioni che facevi tu
velata è la tristezza che ora è in te,
sei un uomo forte... almeno credi tu
la bicicletta dal sellino alto
la dolce attesa ora non c'è piu'
ma mentre guardi e cerchi intorno a te,
sono convinta che...
la bicicletta tu la rivorresti, non per un giorno,
ma per tererla a te.
Scritto da giulia