Santo Natale!
E' Natale! Pace e serenità quest'anno finalmente mi sono giunte in dono: è stato il regalo più bello che potessi ricevere!
La vigilia trascorsa in famiglia, senza fare nulla di speciale, soltanto con la voglia di essere sotto lo stesso tetto e di farci gli auguri appena passata la mezzanotte...
La mattina di Natale, con un po' di stanchezza, siamo andati in Chiesa: tutto sembrava risplendere più del solito, mentre l'incenso mi solleticava il naso con quell'odore prepotente e vivace che punge le narici.
C'era moltissima gente, tutti elegantemente vestiti, mentre i bambini, tirati a lucido per l'occasione, parevano più composti dei genitori mentre il sacerdote "faceva la predica": ha parlato della pace che nel mondo ancora non c'è, dell'importanza di lottare contro le ingiustizie, del nostro dovere di difendere i più deboli ed emarginati... ed io mi sono sentita, per una volta tanto, pienamente d'accordo con Lui... ispirata, direi quasi!
I bellissimi affreschi dai mille colori che ricoprono l'altare mi danzavano davanti agli occhi, gioiosi e felici, come se anche loro volessero partecipare all'aria di festa che si respirava!
Usciti dal Santo luogo, ho visto un gabbiano nel cielo, ma il mio gaio ottimismo un po' miope l'ha subito voluto identificare quale "colomba" e perciò ho esclamato: "E' un sicuro simbolo di pace!".
"Guarda che la colomba è il simbolo della Pasqua e comunque quello è un gabbiano!" ha subito voluto informarmi Chi era con me... ma io ero contenta lo stesso: quando vedi la perfezione che riesce ad esprimersi anche attraverso il semplice planare in volo di una creatura qualsiasi, non è già un motivo per sperare che, un giorno, anche il mondo possa vivere meglio?!
Il pranzo di Natale è stato relativamente leggero, anche perché l'arrosto di mia nonna non necessitava di altre portate per essere considerato squisito!
Alcuni dolci ed un ottimo caffé ci hanno accompagnato nel mondo dei ricordi, attraverso le parole che scivolavano dolci dalle labbra di mia nonna fino alle nostre attente orecchie, mentre parlava di quando mio nonno era di servizio sulle navi, ai tempi in cui tutto era molto più semplice e romantico...
Rivivendo le avventure del mio caro nonno, tra centinaia di impagabili risate e buonumore che ancora oggi sento, sono arrivate le quattro.
Abbiamo fatto visita ad una signora che era sola: che c'è di più importante, per Chi non ha più Nessuno, di trovare ancora Qualcuno che Gli faccia gli auguri di Natale?!
Altre visite, altri occhi che si illuminano, altri regali da aprire, altre carte da scartare... arriva la sera. Un bel film ci prepara ad andare a letto con il sorriso sulla bocca...
Chiudo le luci dell'albero che ho preparato in tutta velocità. Strano, mi sembra che brilli ancora di luce propria...