L'albero di Natale
E' mezzanotte, torno a casa dopo una bella cena in pizzeria, condita di risate e pomodorini, quando d'un tratto mi ricordo che è il 23 dicembre e che non ho ancora uno straccio di albero da esibire nella mia casetta.
Gli scatoloni contenenti presepe, nastri, luci e tutto l'armamentario sono già pronti in realtà: tutto sta nel rimboccarsi le maniche e vedere che cosa ne viene fuori.
Dopo un'ora e mezza di lavoro mia madre e io abbiamo ammirato il nostro piccolo capolavoro e smettere di ridere è stata l'impresa più difficile dell'intera giornata!
La scena grosso modo si presentava così: su un tavolino si ergeva orgoglioso un alberello che più che altro sembrava un arbre magique; sotto di lui, il presepe, con una stella cometa sopra la capanna; più che il santo luogo dov'è nato Gesù sembrava Broadway!
Visto il limitato spazio abbiamo cercato di inserire tutti i personaggi alla meglio: c'erano, oltre a Giuseppe, Maria e Gesù bambino, un coro di angioletti, che hanno dovuto ammassarsi in uno spaziettino minuscolo e strani personaggi che, non si sa come, sono finiti nello scatolone del Presepe... una mucca, cautamente messa da una parte, pastori che vagavano senza meta, i re magi che arrivavano da lontano, solo che erano nascosti dai rami dell'albero ed allora li abbiamo messi su delle candele in modo da renderli più visibili... insomma, più che il Presepe, sembrava un campo profughi!!!
Ma alla fine, dopo aver coperto l'albero di gingilli vari e di strisce colorate, neanche fosse Carnevale, abbiamo ottenuto un risultato niente male: abbagliati dalle luci dell'albero il Presepe non si notava quasi più... miracoli di Natale!