Una domenica pomeriggio
Guardo fuori dalla finestra il cielo che si riannuvola e promette ancora pioggia senza fine; non posso biasimarlo: è inverno e lui lo deve pur dimostrare in qualche modo!
Allora per rallegrare il mio spirito metto su un po' di musica mentre svolgo attività di vario genere.
Lisa Stansfield canta "Been around the world" ("Essere in giro per il mondo"), e la Sua voce è così coinvolgente che per un bel po' i miei pensieri abbandonano ciò che stavo facendo e convincono le mie mani a fermarsi per poter prestare più facilmente orecchio a questa melodia dolce e un po' malinconica...
Mi ricorda gli anni della scuola, con quegli inverni così lunghi che sembravano non finire mai e le telefonate con le amiche per raccontarsi sempre le stesse cose all'infinito...
Tutto è pressocché immobile fuori, soltanto un uccello vola alto nel cielo e gioca a planare con le ali ben stese, in un'esibizione della sua perfezione.
Le gocce di pioggia iniziano a cadere, lente e sottili, mentre io scruto le foglie gialle e rosse che sono rimaste aggrappate ai rami degli alberi.
Anche la bella voce di Lisa vola alta, mentre le macchine in strada rallentano un po' il passo, trascinate anche loro nell'immobilità di questa domenica pomeriggio dai colori cupi e dai ritmi rallentati.
L'albero fuori nel giardino è cresciuto ancora: sembra che si stia sforzando in ogni modo di spingersi fino a toccare le stelle...
Lisa attacca "The real thing" e mi dà così una nuova sferzata di energia: ci voleva, mi si stava atrofizzando il cervello! I miei occhi cercano di inseguirsi sulle pagine del libro che sto leggendo con un po' di fatica.
Il cielo, severo come non mai, è di un azzurro scuro ora, ed è così intensa la sensazione che mi fornisce che mi verrebbe voglia di prendere in mano una tavolozza colma di colori e di fantasia per realizzare uno di quegli scarabocchi che con ostinazione continuo a chiamare disegni...
Ma non c'è tempo ora: troppe cose restano ancora da fare in questa splendida domenica di riposo, ed il tempo che soltanto mezz'ora fa sembrava infinito, ora si rivela davvero limitato e mi spinge ad affrettare i mie stanchi ritmi!
Do un ultimo sguardo fuori dalla finestra, al mio albero ed al mondo che là fuori vive senza preoccuparsi di ciò che sto facendo io: tra poco tornerò anch'io a fare parte di quel mondo, ma lascio che gli ultimi attimi di libera solitudine mi scivolino addosso con estrema lentezza, espressione di una rilassatezza che per giorni ho cercato e solamente oggi si è presentata alla mia porta...