Conigli, dolori e sogni
Zampe felpate si aggirano nella notte: due coniglietti di rosa vestiti, con orecchie penzoloni e sorriso stampato in faccia, si avventurano in giro per le stanze della casa, alla ricerca di un posto tranquillo dove fermarsi...
E' così che ho passato parte di una nottata: un dolore lancinante al mio povero alluce, incapace di capacitarsi della tragedia di un taglio sbagliato alla sua lunga unghia!
I coniglietti, ovvero le mie ciabatte collezione autunno/inverno, mi hanno accompagnata in giro per la casa a cercare un posticino dove controllare le mie piaghe ferite... mi sono rifugiata in cucina, alla tenue luce di una lampadina solitaria, ma non c'è stato molto da fare...
Sconsolata, con l'alluce che gridava vendetta e con le lancette dell'orologio che sembravano divertirsi alle mie spalle, constatando a che razza di ora mi ero dovuta alzare, ho spento la luce e, silenziosamente come ero venuta, sono riscomparsa nel buio, a cercare di inseguire i miei sogni ancora per un po'!
Ho tolto le pantofole e ho messo a nanna i fedeli coniglietti, ripromettendomi di ricompensarli la prossima estate, al momento di riporli, con una dose abbondante di naftalina, che li possa preservare da fastidiosi morsi di famelici animaletti.
Tutto tace e la voce della notte mi sussurra all'orecchio una ninna nanna dolce, che mi culla teneramente fino a che non chiudo gli occhi.
Le mani abbandonate, il respiro lento e regolare, i capelli sciolti, distesi sul cuscino, bambina persa in un universo fantastico...