Lettere
Lettere, scritti antichi di epoche remote che, tuttavia, ancora vivono da qualche parte dentro di noi.
Le lettere sono uno dei beni più preziosi che possiedo, perché dietro alle parole si nascondono pensieri, emozioni, sensazioni e ricordi che hanno condito nel tempo la mia vita.
E le lettere inviate sono numerose almeno quanto quelle ricevute.
Scambiarsi un po’ di vita, mescolare riflessioni e ragionamenti, lasciandoli bene impressi sulla carta, nella fioca eppur vivida speranza che l’altro, a suon di leggere e rileggere, capisca un po’ di noi e colga nel profondo, oltre grammatica e sintassi, oltre la reticenza a rivelare il nostro “io” più nascosto.
Le lettere permettono ai nostri occhi e al nostro cuore di riassaporarle ogni volta che i fogli vengono spiegati. Se poi sono state scritte a mano donano ancora più emozione e rivelano un velo supplementare dei pensieri che attraversavano l’autore nel magico momento della scrittura.
Attraverso le lettere si può rivivere e ripercorrere una o più vite intere, ricordare precisamente stati d’animo, istanti, convinzioni che, magari, all’atto della lettura non si condividono nemmeno più.
Le lettere rivelano tanto di chi le scrive, quanto di chi le riceve: costituiscono un flusso comunicativo, una lente per analizzare un rapporto da vicino. Non a caso sono tra gli effetti personali che si analizzano per primi quando si ha a che fare con personaggi storici dei quali si vuol delineare i tratti psicologici fondamentali.
Lettere, fili tangibili delle nostre vite, testimonianze di amicizia, scambio e condivisione di idee, da conservare gelosamente tra i ricordi…