Teatro: dove la magia è a portata di mano
Entro nella sala felice come un bambino cui stiano per comprare il gelato: ho atteso giorni interi, come faccio ogni anno in questo periodo, che arrivasse questo giorno così speciale per me!
Mezz'ora di attesa per l'apertura delle porte e, finalmente, ci sono.
Sono di nuovo nel mio teatro preferito, La Contrada di Trieste, e non c'è nessun altro posto dove preferirei trovarmi...
Una rosa mi viene offerta all'entrata del Teatro, come da tradizione. Arranco un po' per prendere posto il più vicino possibile al palco, dal momento che la gente con lo stesso proposito è decisamente tanta; ma riesco a recuperare due poltrone in un'onorevole quinta fila, pronta a godermi appieno lo spettacolo.
Inalo profondamente l'aria così speciale e talmente familiare da darmi per un attimo l'illusione di essere in una mia seconda casa, poi trattengo il respiro: il sipario si è aperto, lo spettacolo può avere inizio!
Sulla scena appare una graziosa ragazza, capelli corvini e dita affusolate: si siede al pianoforte a mezza coda e comincia a far volare le sue mani sulla distesa di tasti neri e bianchi.
L'intervento strampalato di due facce note interrompe la sua gradevole esibizione: si tratta di Orazio Bobbio (capo compagnia, fondatore, presidente, e chi più ne ha più ne metta, della Contrada) e Paolo Quazzolo (curatore delle relazioni culturali della Contrada, nonché docente di Storia del Teatro alla facoltà di lettere di Trieste).
Sarà Quazzolo, coadiuvato da Bobbio, il nostro ideale Caronte, che ci traghetterà non attraverso l'Inferno, ma sul lago placido del Paradiso, tra scenette divertenti e discorsi un po' più seri sulla situazione del teatro italiano, col proposito di annunciarci quale sarà il cartellone della prossima stagione teatrale...
Molteplici e di ottima qualità sono attori e spettacoli che verranno portati sulla scena questa stagione dalla Contrada.
Forse ci saranno nomi che ancora non conoscete, ma proverò a citarVi alcuni volti realmente noti delle scene italiane, come, ad esempio, Gianluca Guidi (figlio di Johnny Dorelli e di Lauretta Masiero), Gianfranco D'Angelo, Paolo Poli, Paolo Bonacelli, Andrea Brambilla e Nino Formicola (meglio conosciuti come Zuzzurro&Gaspare), Ugo Pagliai e Paola Gassman (figlia del grande e compianto Vittorio).
Il primo spettacolo in cartellone, ci viene spiegato, sarà un testo di Giacinto Gallina, scritto in dialetto triestino ed interpretato dal sopraccitato Bobbio, da Ariella Reggio (attrice molto nota a Trieste per la Sua prorompente simpatia, oltre che per la sua bravura), da Gianfranco Saletta e dal resto della compagnia triestina.
La via Gallina, che si trova a Trieste, è stata dedicata al drammaturgo poiché poco distante sorgeva un teatro, famosissimo a Trieste nel secolo scorso, dove Gallina inscenò per dieci anni i propri lavori. Purtroppo nel 1912 il teatro venne distrutto per mancanza di fondi che ne consentissero la ristrutturazione, ma il ricordo di questo grande scrittore teatrale è rimasto vivo ed è arrivato fino a noi.
Tra le altre rappresentazioni che ci attendono troviamo "Il Paradiso può attendere", "La bottega del caffè", "Ailoviù: sei perfetto... adesso cambia!", "Promesse, promesse" e "La pulce nell'orecchio".
La presentazione del cartellone è conclusa, ma le sorprese no!
E', infatti, il momento di un altro piccolo concerto: venti minuti di buona musica ci vengono regalati con gioia. E con grande piacere ce ne stiamo nel buio silenzioso della platea a vedere, ma soprattutto ad ascoltare la ragazza di prima, accompagnata stavolta da un bravo violinista: le dita di lei volano sulla tastiera lucente come farfalle in volo, mentre quelle di lui scivolano insieme all'archetto ad accarezzare quello strumento splendido che è il violino.
La musica si fonde con le nostre emozioni, le note sembrano scorrerci addosso, mentre Gershwin viene eseguito con provetta esperienza.
Pianoforte e fisarmonica si danno il cambio quando entra un uomo di imponente corporatura, che attacca una canzone dai ritmi zigani, duettando allegramente col violino, in una fusione di malinconia e dolcezza...
Il pomeriggio arriva alla Sua conclusione: rivedrò il teatro ad inizio stagione.
Non sono tra coloro che aspirano ad iscriversi all'Accademia teatrale di Trieste, che quest'anno apre i battenti, ma forse potrei decidermi a diventare una degli "amici della Contrada", per soli 7 euro...
Orazio manda un bacio a coloro che sono intervenuti: due persone se ne vanno con un abbonamento gratuito a testa, che è stato loro regalato per l'occasione, in seguito ad un quiz improvvisato e molto divertente.
Io raccolgo la mia rosa, felice: sembra che nemmeno le Sue spine, stavolta, possano togliermi questo sorriso dalla faccia...