L'alba
Ce l'ho fatta ancora, non l'avrei creduto possibile! Come tutte le cose belle è avvenuto con naturalezza... il vento che allegramente si infrangeva sulle foglie stanotte, facendole ridere al punto che sospetto abbia fatto loro il solletico, ha bussato alla mia finestra e mi ha sussurrato di alzarmi dal letto, che il sole era già arrivato e non potevo rischiare di perdermi nuovamente questo spettacolo!
Ed allora eccomi qui, a vedere le prime, poche persone che si affaccendano intorno ai negozi: l'edicolante e la farmacista sono arrivati insieme (del resto sono "vicini" di negozio!)... sembrano due scolaretti che si salutino prima di entrare a scuola e quest'idea mi rimanda a molti anni addietro, al profumo della merenda in fondo alla cartella, a quel grembiulino blu che faticavo sempre a trovare la mattina, ai compagni di scuola ed alla mia maestra, la buona Virginia, dagli occhi allegri e comprensivi e dallo spirito candido come quello di una rosa.
E' questo, in fondo, ciò che più amo dell'alba: mi fa pensare, distende i miei nervi anche quando sono tesi al massimo... è come assistere ad una rappresentazione inscenata per me soltanto!
Il vento riprende a far ridere le foglie e, in vena di scherzi, prende a solleticare il naso pure a me!
Ma lo perdono, mi ha reso un grande servigio stamane: mi ha ricordato quanto di veramente buono c'è nella mia vita... e soddisfatto fa ridere le foglie a crepapelle, che le loro risa risveglino tutta la città, donando ad altri la gioia che sto già gustando io!