Emozioni
Mi sono svegliata felice: contenta perché era mattina presto, contenta perché, malgrado avessi dormito poche ore, la sera prima avevo passato ore a ridere ed a scherzare con degli amici, radiosa perché avevo occasione di cominciare una giornata col piede giusto!
E forse è così, con un po’ di sano ottimismo e di menefreghismo per le solite facce che ti sono sempre sembrate insopportabili, che affronti al meglio una giornata che, in altre occasioni simili, ti sarebbe parsa davvero odiosa. Ero in mezzo ad altre persone, la giornata ormai era ben che inoltrata e le ore rubate a Morfeo mi si
leggevano in faccia, ma sentivo che in un modo o nell’altro questa era la mia giornata.
Tutti discutevano, al solito le voci più disinvolte vengono fuori per prime e se tu sei un povero passerotto spaventato dal mondo difficilmente credi di poter trovare un pezzetto di ramo libero dal quale poterti lanciare in volo. Eppure, a dispetto delle paure che sempre mi avevano
bloccata, ho intravisto il mio rametto quasi a portata di…zampa! Ed allora, tra mille dubbi ed incertezze, mi sono
provata a buttare, ma proprio un attimo prima un corvo minaccioso mi ha rubato il posto e così mi sono praticamente zittita, ma, stranamente, non ho perso la speranza di potercela fare e dopo un bel po’, ho ripreso fiato e coraggio e ci ho riprovato.
Parlare davanti ad un mucchio di gente che si ferma ad ascoltare che cosa hai da dire e ti guarda (o, più spesso, ti squadra), non è semplice; non so che cosa mi abbia spinto a farlo, ma alla fine ho visto approvazione sui loro volti. Ho spiccato un piccolo volo, in confronto a quello di molti di loro, ma per me è stato importante quanto nessuna di quelle persone, probabilmente, capirà mai! Ho svolazzato per pochi secondi, senza godermi nemmeno
particolarmente il panorama, ma non importa.
Ho avuto il mio momento di gloria. Non me lo scorderò mai.