Scorrono le ore
Penso alla mia vita, mentre un sabato pomeriggio scorre lento e tranquillo, mentre ore ed ore passano davanti ai miei occhi senza che a me importi di fermarle e di trasformarle in qualcosa di unico ed indimenticabile.
Penso a qualcosa che non tornerà mai più, a qualcosa di lontano nel tempo e nello spazio, qualcosa che mi piacerebbe poter afferrare di nuovo in tutta la sua splendente bellezza e che invece fugge troppo lontano perché io possa raggiungerlo.
Un vento leggero e nuvole grigie ad oscurare i miei sogni, sorrisi sbiaditi sulle fotografie più vecchie di me.
E sapori, ricordi di un momento caduto nel vuoto immenso dei ricordi.
E mani che vorrei ancora sfiorare e parole che vorrei risentire.
E un cuore che batteva così forte da scoppiarmi nel petto e lacrime, sale e acqua mescolate in una tristezza che mi accompagna ancora adesso, mentre provo a ripescare il mio sorriso da una di quelle fotografie appese al muro...
Pace e armonia collaborano per cacciare via questo tormento che mi toglie il respiro e non c'è sosta, non c'è riposo, in una vita che corre avanti, trascinandomi con sè.
Sollevo il mio animo ferito un'altra volta ancora, mentre dentro me la consapevolezza di un dolore rende più reale ciò che sento. E vorrei estirpare quel dolore, gettarlo in un baratro senza fondo, dal quale non possa più risalire. Ma so che esprimo il mio desiderio invano.
Perciò guardo al cielo e spedisco i miei pensieri Lassù, sperando che scoppino presto come palloncini bucati dalla spensieratezza felice di un bambino...