Nanny McPhee (Tata Matilda)
Dopo il Premio Oscar nel 1995 per la sceneggiatura di “Ragione e Sentimento”, la rediviva Emma Thompson firma di suo pugno lo script di “Nanny McPhee” (adattata da una serie di libri per bambini di Christianna Brand), si ritaglia il ruolo della protagonista e finalmente ritorna sul grande schermo dopo il piccolo ruolo nel corale “Love Actually” del 2003.
Il risultato di cotanto impegno è un delizioso ed incantevole film per tutta la famiglia che diverte e pedagogicamente è d’esempio per una sana e corretta crescita dei nostri figli. Le vicende della famiglia Brown (sette figli pestiferi, i bambini più dispettosi del mondo ed un padre vedovo costretto a sposarsi entro un mese pena il taglio degli alimenti forniti dall’arcigna zia Adelaide) incrociano la strada della misteriosa tata Nanny McPhee, la magica e sola babysitter in grado di mettere in riga l’intera famiglia. Merito di una regia scorrevole e solare (Kirk Jones, assurto all’attenzione della recente cronaca cinematografica per essere il regista del rifacimento americano del film di Tornatore “Stanno tutti bene”), di una troupe tecnica che ha sposato i toni colorati ed accesi della complessiva visione “arcobaleno” della pellicola e di interpreti generosi e simpatici (dalla Thompson/Tata Matilda credibile e leggera agli interpreti ragazzini irresistibili, dal vedovo Colin Firth imbranato a dovere al gradito ritorno della “signora in giallo” Angela Lansbury nel ruolo dell’acida zia), “Nanny McPhee” è la classica pellicola appetibile ad un pubblico e ad un mercato internazionale che facendo leva sui buoni sentimenti e l’universalità di messaggi postivi spera di rimpinguare le proprie casse. Rimanendo comunque validissima ed attuale la lezione di vita che la tata Matilda è pronta ad impartirci: imparare a pensare con la propria testa ed a camminare sulle proprie gambe... l’essenziale viatico per un ingresso nel mondo degli adulti più forti e coraggiosi!
Scritto da Calogero Messina