Psicoparty
Ci regala intelligenza e risate lo spettacolo di Antonio Albanese in questo periodo in tournée teatrale.
Un bel miscuglio per l'attore comico, che presenta sul palco i suoi personaggi migliori (dal politico Cetto LaQualunque a Epifanio, da un assaggino di Frengo ad uno di Pierpiero e Alex Drastico) e soprattutto ci presenta riflessioni, poesia e stupore.
Antonio domina tutto il palcoscenico: staccare gli occhi da quello sguardo così vivo, da quella sua espressività così accattivante, dalle smorfie e non cogliere la sua sana ironia è quasi impossibile!
Siamo circa a metà spettacolo quando, tra il suono di pianoforte e tromba che lo accompagnano, entra in scena con il personaggio enigmatico del Ministro della Paura, esilarante e tragicamente realistico.
Gli applausi a scena aperta continuano come va avanti incalzante il ritmo delle battute mescolate a frasi serie e dolci.
Epifanio racconta una storia e manda baci al pubblico e al mondo nel modo tenero che solo lui conosce.
L'imprenditore lombardo Livio Perego se ne sta nella sua casa in preda all'antifurto ripensando a quando ha venduto il proprio mondo ai cinesi e chiedendosi perché ora vive nella noia senza più nulla di ciò che gli apparteneva...
Antonio ci confida che ama pescare e che si sente più felice quando ha potuto passare una giornata al fiume, solo con i suoi pensieri; perché il fiume porta via con sè le preoccupazioni e forse perdona anche i peccati e ti restituisce alla vita nuovo.
Lo spettacolo volge al termine ed io sento il mio cuore che batte più forte, mentre mille mani intorno a me applaudono entusiaste...