Per sesso o per amore?
Dopo Giuseppe Tornatore in “Malena”, ecco un altro regista – il francese Bertrand Blier (“Troppo bella per te”, “Lui portava i tacchi a spillo”) – che costruisce un intero film cucendolo addosso alla sua protagonista/attrice principale: Monica Bellucci.
“Per sesso o per amore?” diventa così un omaggio alla bellezza, alla sensualità, alle grazie di questa nostra attrice italiana molto amata all’estero e Monica Bellucci ricambia tanto affetto disegnando il personaggio della “pretty woman” Daniela regalandole il suo corpo e la sua anima in una sovrapposizione di identità (la Bellucci donna e la Bellucci dell’immaginario mediatico) funzionale e perfetta per questa stramba ed insolita storia d’amore.
Popolato da personaggi surreali, sopra le righe, a tratti criptici altre quasi caricaturali, la commedia di Blier ci racconta dell’insana e potente “liaison” tra il grigio impiegato d’ufficio Francois (Bernard Il cuore degli uomini Campan), fresco vincitore di una cospicua somma al lotto – e la squillo di lusso Daniela che accetta di convivere con il “Gastone” milionario in cambio di un’allettante paga mensile.
Ma in questo sconclusionato svolgersi di un rapporto di finto (?) amore - tra gangsters simpaticamente malavitosi (come il protettore Gerard Depardieu) ed amici/vicini di casa improbabili ed eterei – si rimane sorpresi dall’ardire narrativo ed insolito tocco autorale di un regista come Blier (qualcuno forse troverà irritante, noioso e “nonsense” il suo singolare stile!) capace di spiazzare e sorprendere nel mostrarci le mille facce e sottili ambiguità della misteriosa alchimia che scatta tra un uomo e una donna.
Senza pudore, falsi moralismi o abuso di cliché narrativi, “Per sesso o per amore?” si impone come un rocambolesco e gioioso manifesto sulla potenza dell’Amore che nella nostra Monica Bellucci (anche presentata come icona/immagine simbolo dell’italica virtù e bellezza) trova la sua perfetta e naturale incarnazione.
Scritto da Calogero Messina