Stefania Sandrelli, Leone d’Oro alla carriera
Alla mostra del cinema di Venezia edizione numero 62, Stefania Sandrelli riceve il Leone d’Oro 2005 ad onorare i suoi 45 anni di brillante carriera cinematografica.
Insieme a quello attribuito al regista giapponese Hayao Miyazaki.
La Sandrelli, nasce a Viareggio nel 1946; inizia alla grande con Pietro Germi le fa interpretare la giovanissima, acerba e inquietante Angela cugina del barone Fefè Cefalù, interpretato da Marcello Mastroianni, nel film Divorzio all’italiana.
Per la verità si era già fatta notare vincendo a 15 anni un concorso di bellezza e al cinema con una minuscola parte nei film "Gioventù di notte" di M. Sequi e "Il federale" di Luciano Salce nel 1961.
Fin dai suoi primi lavori mette a fuoco un personaggio fatto di ingenuità e malizia, spontaneità e scaltrezza. Si rivela sempre molto attenta ad interpretare con professionalità e diligenza i vari ruoli che il cinema le assegna.
Il film "Sedotta e abbandonata" del 1964 firmato ancora da Pietro Germi, esalta queste sue caratteristiche, anche se la commedia ambientata nel profondo sud siciliano è piuttosto amara.
Con Antonio Pietrangeli gira "Io la conoscevo bene" (1965) dove dà prova di tormentata e straordinaria intensità nei panni di una giovane destinata a bruciarsi nella ricerca esasperata della popolarità tra le star del cinema.
Inanella poi una serie di interpretazioni non eccezionali, ma tutte degne di nota. Da "L’immorale" (1967) di Pietro Germi a "L’amante di Gramigna" di Carlo Lizzani, dalla straordinaria, bellissima e raffinatamente perversa Giulia de "Il conformista" (1970) di Bernardo Bertolucci al film Alfredo, Alfredo (1972) di Germi, da "Delitto d’amore" (1974) di Comencini a "Profumo di donna" di Dino Risi nello stesso anno, dal ruolo della straziata Luciana di "C’eravamo tanto amati" (1974) di Ettore Scola alla donna di cui s’innamora un dirigente comunista in "La terrazza" (1979) di Scola.
Una svolta nella sua carriera arriva con un ruolo decisamente molto erotico dove riesce a tirar fuori la sua bellezza procace e la sua prorompente sensualità in "La chiave" di Tinto Brass (1983).
Inizia per la Sandrelli, sempre pronta a rimettersi in gioco, un nuovo periodo di elevata popolarità.
Si propone in nuovi film importanti come "Una donna allo specchio" (1984) di P. Quaregna, "L’attenzione" (1985) di Giovanni Soldati, "Speriamo che sia femmina" (1986) di Mario Monicelli, "La famiglia" (1987) di Scola, "Mignon è partita" (1988) di Francesca Archibugi, "Il male oscuro" (1989) di Monicelli, "Storia d’amore e di perdono" (1990) di Margherita von Trotta.
Il marchio del cinema di qualità fa di Stefania Sandrelli una delle attrici italiane più versatili e intelligenti, abilissima nel sapersi sempre adeguare ai tempi.
Sono di questi ultimi anni i ruoli di successo che ha avuto in film notevoli come "La Cena" di Ettore Scola (1998), "L’ultimo bacio" di Gabriele Muccino (2001), "L’amore probabilmente" (2001) di Giuseppe Bertolucci e molti altri tra i suoi 107 film.
Nel luglio del 2002 l’attrice riceve il Diamond Award al Taormina BNL Film Festival.
Da non dimenticare ruoli importanti nel telefilm "Il maresciallo Rocca" con Gigi Proietti e nella fiction andata in onda l’inverno scorso "Il bello delle donne" sempre con ottimo successo personale.
Il Leone premia un’attrice, lieve nell’essere diva dello star system italiano, docile e umile nell’affidarsi alle mani esperte dei grandi registi con cui ha lavorato, bellissima e carnalmente sexy ma materna e rassicurante, una donna determinata e autoironica che ha attraversato la storia del nostro cinema, legando il suo nome alla "commedia all’italiana".
Non ha mai sfigurato al confronto con le grandi attrici che hanno lavorato accanto da lei da Dominique Sanda a Cathrine Deneuve a Irene Papas.
Presente a Venezia già nel 2003 con il portoghese Manoel de Oliveira nel film "Un filme falado", e nel 2004 con il film di Valia Santella "Te lo leggo negli occhi" quest’anno sale sul gradino più alto e ritira il Leone d’Oro alla carriere dalle mani della figlia Amanda nata dalla sua relazione con il cantante Gino Paoli nel 1964.
Chissà quali sorprese saprà proporci ancora l’imprevedibile Sandrelli?
Scritto da Pierluigi Capra