"Torino città di Primati"
Si tratta di una ricerca storica che documenta i primati culturali, industriali, religiosi artistici, sportivi, gastronomici della città di Torino e in qualche caso del Piemonte.
Un patrimonio che va riscoperto ed esaltato. Una testimonianza per non dimenticare.
Il lavoro editoriale con la prefazione di Bruno Gambarotta, aiuta a percorrere, attraverso 333 motivi d’orgoglio, gli aspetti positivi della realtà subalpina.
Sono elencati tutti i primati di Torino, sia quelli che abbiamo perso nel passato, sia quelli che, con grande determinazione e spirito d’iniziativa manteniamo ancora oggi, sia addirittura quelli che ci proiettano verso il futuro.
Ad evidenziare le ombre ci pensano già i detrattori, il libro si sofferma ad analizzare le invenzioni, le supremazie, i record, le eccellenze, i predomini, le egemonie, le scoperte, le nuove idee in una parola i “primati” che hanno per protagonista Torino, la piemontesità e i cittadini torinesi.
Un’appassionante galoppata nella storia di Torino, una dichiarazione d’amore a Torino, il romanzo di Torino raccontato attraverso i suoi primati.
Da questo punto di vista è veramente unico, non ha concorrenti.
La prosa del testo è percorsa da una corrente di febbrile attenzione ai nuovi orizzonti, ai modelli possibili di una Torino del futuro. Si trascurano e si ignorano volutamente quasi del tutto quello che nel corso dei secoli ci hanno sottratto, perché c’è sempre in questa città qualcuno pronto a riempire i vuoti. C’è un’attenzione tesa a registrare le ultime novità e addirittura i prossimi appuntamenti in fatto di primati tecnologici. Così trovano posto nel libro la prima telefonata via UMTS, la nascita di MP3, lo standard di compressione che permette di scaricare in pochi secondi la musica da Internet, si registra puntualmente la densità informatica di Torino (268,8 aziende che offrono servizi informatici ogni 100.000 abitanti) la più alta d’Italia. Si cita “Vitaminic”, la piattaforma per la distribuzione della musica in formato digitale, nata, manco a dirlo, a Torino. Alla faccia del governo che ha assegnato a Napoli la sede dell’Autorità per le Comunicazioni.
Il libro tocca tutti gli aspetti della vita sociale, anche quelli che sulla carta meno si presterebbero a un discorso di primati. Come la Religione. Eppure, a ben pensarci, è vero che Torino e il Piemonte hanno dato alla Chiesa il maggior numero di santi sociali.
Già l’introduzione è una sintesi efficace della storia di Torino e del carattere dei torinesi innervata su appropriate citazioni di autorevoli voci che hanno a loro volta cercato di stringere Torino e i torinesi in una definizione che fosse la più esaustiva possibile.
Il titolo dell’opera dice meno di quello che il libro offre: una minuziosa mappatura dei torinesi eccellenti in tutti i campi con la precisa indicazione dei luoghi dove nacquero e dove operarono.
Il capitolo dedicato alla Politica è impressionante per la densità dei dati di prima mano. Il sociologo Arnaldo Bagnasco argomenta la tesi che, mentre Milano è la città dello scambio, Torino è la città dell'organizzazione.
Nel capitolo dedicato allo Sport, abbiamo la riprova di questa affermazione: quasi tutte le federazioni sportive, dal ciclismo, al canottaggio, allo sci, sono nate qui, per non parlare del Club Alpino.
L’intento è stato quello di dimostrare che ai torinesi non è mai venuta meno la voglia di sperimentare nuove vie e di primeggiare in tutti i campi.
Il libro avrà bisogno di continui aggiornamenti nelle prossime edizioni. La lettura di queste pagine è molto stimolante
Si richiede altresì ai lettori di far pervenire all’editore Graphot, notizia di quei primati di Torino che non è stato possibile registrare o documentare adeguatamente.
Un libro che è un cantiere aperto, a dimostrazione della vitalità di questa città, capace di risorgere ogni volta che i falsi profeti la danno per morta.
"TORINO CITTÀ DI PRIMATI" di PIERLUIGI CAPRA, Ed. GRAPHOT, 2003