The family man
E' una domenica dall'aria strana quella in cui mi chiedo che cosa ci sia in una videocassetta senza etichetta, accatastata con le altre nella mia
videoteca personale.
Scopro che contiene "The family man", un film del 2000, diretto da Brett Ratner, con Nicholas Cage nei panni di Jack Campbell e Tea Leoni nei panni di Kate.
Decido di giocare al cinema e mi intrufolo nella storia!
Jack e Kate sono due giovani che si trovano ad un bivio della loro vita, poiché devono decidere se separarsi per un anno, durante il quale lui vivrà a
Londra per iniziare la propria promettente carriera, mentre lei continuerà a vivere negli USA oppure
cominciare la loro esistenza insieme da subito.
E' proprio lì che li troviamo: al bivio, sotto forma di un aereoporto da cui sta per partire il volo di Jack.
Kate lo sta implorando di rinunciare a quella separazione che, ne è certa, li dividerà definitivamente. Kate sa che loro sono fatti l'uno per l'altra ed è disposta a rinunciare a tutto pur di
stare con lui. "Io scelgo noi!" sussurra lei tra le lacrime. Ma Jack no. La ama, ma è ambizioso, vuole
un'altra vita prima di intraprendere quella con lei: "Un anno non cambierà nulla" sostiene. Ed incalza: "Io
tornerò da te!".
Passano tredici anni ed è evidente che Jack non ha mantenuto la promessa: è un uomo di successo, realizzato nel lavoro, gratificato da avventure con
donne belle e sofisticate. Però è solo. Non ha amici veri sui quali poter contare. Nessuno gli sta vicino senza tener conto della sua posizione sociale,
volendogli davvero bene. Non ha una compagna cui fare riferimento, della quale prendersi cura, cui raccontare tutto ciò che gli capita nella vita.
Jack percepisce un senso di vuoto in fondo a sé stesso, ma, incapace di classificarlo, alla Vigilia di
Natale si trova ancora solo, senza capire il proprio senso di disagio e senza trovare qualcuno con cui parlarne.
In fondo però Jack è un brav'uomo e, in un modo certo un po' traumatico e particolare, viene aiutato a comprendere ciò che la vita avrebbe potuto regalargli se solo lui avesse voluto. Viene proiettato in una sorta di realtà alternativa, nella quale è sposato con Kate da anni. Inizialmente sconvolto, Jack fa di tutto per rinnegare questa nuova vita piena di debiti e mediocrità, tentando in cambio di recuperare quella vecchia, lussuosa e libera.
Ci vuole tempo prima che Jack sia in grado di apprezzare il nuovo mondo in cui vive , ma, quando finalmente ci riesce, viene riportato alla sua esistenza solitaria e triste.
Jack capisce finalmente di non voler rinunciare ancora a Kate e corre a cercarla.
La bellezza di questa pellicola sta non tanto nell'originalità un po' consumata della trama (il senso è pur sempre quello della vecchia storia di Dickens in cui gli spiriti del Natale convincono il vecchio Scrooge e mutare il suo modo d'essere), quanto nella bravura dei protagonisti e nella capacità dello sceneggiatore di evitare un finale eccessivamente semplice e scontato.
Estraggo la videocassetta e spengo la tv con un sorriso soddisfatto sul volto...