Dell'amore e della malinconica follia
Ripenso a lui,
a lui che sapeva di mare e pulito,
di vento e sogni da realizzare.
Dolce e libero,
come la brezza che soffia
la sera
d'estate.
Ripenso a lui,
che non aveva occhi
se non per me,
a lui che mi sorprendeva
che mi toccava
nel profondo,
e mi portava con sè,
e mi regalava felicità
con una carezza rapida e sfiorata.
Ripenso a lui,
mentre il cielo si fa più blu,
mentre i colori si confondono
sulla tela della mia vita,
mentre pastelli di cera
disegnano il mio destino,
ogni giorno più complicato,
ma in ogni caso felice.
Ripenso a lui,
a lui che non chiedeva niente
a lui che mi faceva sentire migliore,
che mi ridestava dal mare in tempesta
dagli incubi con baci
dati a filo di sguardo.
Ripenso a lui,
ai suoi occhi ormai troppo lontani
al mio cuore,
ormai troppo mutato,
alle mani che si toccano
ora senza sentire quasi più niente
mentre tanta magia è andata sprecata
e la polvere delle fate si è persa
lungo il tragitto,
irrimediabile follia di un amore
che non tornerà mai più...